lunedì 19 settembre 2011

01. Il soffio nelle narici

“Allora l'Eterno Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l'uomo divenne un’anima vivente.”  (Genesi 2:7)

Si dice che la distanza minima tra due persone, durante una conversazione, sia quella di un braccio disteso: a questa distanza ci si dovrebbe sentire a proprio agio nel comunicare. Che cosa succederebbe se un tuo conoscente, nel parlarti, si avvicinasse tanto da poterti soffiare nelle narici? Saresti certamente molto imbarazzato.

Perché?

La tua relazione con quella persona non giustifica un contatto così ravvicinato. Pensaci: a quante persone hai soffiato nelle narici? Oppure, quante hanno soffiato nelle tue? Sono sicuro che non sia tua abitudine andare in giro a soffiare nel naso ai passanti!
Non avendo ancora figli, c’è solo una persona al mondo alla quale possa stare così vicino tanto che il mio respiro arrivi alle sue narici.

Mia moglie.

La relazione profonda che c’è tra di noi mi permette di avvicinarmi a lei senza sentirmi in imbarazzo.
La Bibbia ci dice, riguardo alla creazione, che Dio “parlò e la cosa fu”  (Salmo 33:9). Nel racconto della creazione dell’uomo, però, non troviamo scritto:

“Poi Dio disse: ‘Sia Adamo!’. E Adamo fu.”

Leggiamo, invece, che Dio si prese del tempo per formare il corpo dell’uomo dalla polvere della terra; poi, si chinò sulla sagoma ancora senza vita di Adamo e, avvicinandosi al suo volto, gli soffiò nelle narici un alito di vita. Immagina per un momento di essere Adamo; apri gli occhi e… cosa vedi?

Dio.

Il Suo volto vicino al tuo! Il Creatore diede così ad Adamo il benvenuto alla vita.
Attraverso il modo in cui ci ha creati, Dio ci comunica il Suo infinito desiderio di stare insieme con noi, di stabilire una relazione profonda con noi, Sue creature. Dio voleva vivere con Adamo e ha voluto essere vicino a lui fin dal suo primo respiro. Dio desidera essere per te un Padre amorevole e l’Amico più intimo che hai.