Paula Cawte, giovane
donna inglese, e sua figlia Eva sono state protagoniste di una storia definita miracolosa:
Paula scoprì, durante l’ecografia della ventesima settimana, che la sua
gravidanza era extra-uterina. Circa una gravidanza su 60 è extra-uterina e solo
una su 100 di quest’ultime è addominale; il caso di Paula era rarissimo.
I medici le avevano
consigliato di interrompere la gravidanza; se il feto avesse rotto un’arteria,
Paula sarebbe morta dissanguata. Le era stato detto che la bambina, anche se
fosse sopravvissuta, sarebbe potuta nascere con gravi menomazioni, a
causa del parto prematuro. Pur sapendo di rischiare la sua stessa vita decise,
insieme al suo compagno, di continuare la gravidanza.
Il 19 luglio 2010,
alla trentesima settimana di gravidanza, Paula diede alla luce Eva; la donna
rischiò di morire dissanguata nel corso dell’operazione. Paula rischiò di
perdere la sua vita per il desiderio di vedere sua figlia vivere.
Dio vede la fine fin
dal principio; sapeva che l’umanità sarebbe caduta nel peccato. Non voleva certo
che succedesse, ma vedeva che sarebbe accaduto. Dio, decidendo di creare
l’umanità, ha anche scelto che avrebbe rischiato la Sua stessa vita eterna per
salvarla.
Ha scelto di morire.
Fin dall’eternità, Dio
aveva elaborato un piano; Gesù sarebbe venuto sulla terra per diventare il
Salvatore di un mondo ribelle. Per il Suo desiderio di averti per
sempre con Sé, il Creatore sarebbe divenuto il Redentore.
Prima ancora che il
peccato entrasse nel mondo, Dio aveva già messo a nostra disposizione la Sua
grazia; l’apostolo Paolo affermò che Dio “ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa
vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il Suo scopo e grazia, che ci è stata
data in Cristo Gesù prima dell'inizio dei tempi” (2Timoteo 1:9).
Gesù è l’Agnello di Dio che “è stato
immolato fin dalla fondazione del mondo” (Apocalisse 13:8); creando Adamo, Gesù
sapeva che un giorno sarebbe morto per ridonargli la vita eterna, “promessa
prima di tutte le età da Dio” (Tito 1:2).
L’amore che Dio
ti ha mostrato sulla croce era nel Suo cuore da sempre; sul Calvario è stato semplicemente
rivelato in maniera sublime: “In questo si è manifestato l'amore di Dio verso di noi, che
Dio ha mandato il Suo Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per
mezzo di Lui” (1Giovanni 4:9).