lunedì 16 gennaio 2012

12. Il primo inganno

Certamente Colui che non ha risparmiato il Suo proprio Figlio, ma Lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con Lui?”  (Romani 8:32)

Ricordo che parecchi anni fa ho visto, purtroppo, il film “L’avvocato del diavolo”. Mi è rimasta impressa la scena finale nella quale il diavolo incontra il protagonista, dicendogli che Dio aveva creato l’uomo con degli istinti, per poi ordinargli: “Guarda, ma non toccare! Tocca, ma non assaggiare! Assaggia, ma non inghiottire!”. Il diavolo presentava se stesso come l’unico veramente interessato ai bisogni dell’uomo.

Questi argomenti sono quelli che Satana usò nel giardino dell’Eden; il primo inganno diabolico per l’umanità aveva a che fare con il carattere di Dio. E anche ogni altro suo inganno.
Dio aveva detto ad Adamo ed Eva che avrebbero potuto mangiare “liberamente di ogni albero del giardino”  (Genesi 2:16), eccetto che dell’albero della conoscenza del bene e del male. Satana affermò che il motivo della proibizione era che Dio non voleva che l’uomo diventasse come Lui: “Dio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come Dio”  (Genesi 3:5).

In altre parole, suggerì a Eva che poteva, con Adamo, aspirare a diventare come Dio stesso; insinuò che Dio stava sottraendo loro ciò che era per il loro bene, e perciò Dio non era interessato alla loro felicità. Gesù disse che Satana “quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna”  (Giovanni 8:44).

“Poi l'Eterno Dio piantò un giardino in Eden, ad est, e vi pose l'uomo che aveva formato. E l'Eterno Dio fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e i cui frutti erano buoni da mangiare”  (Genesi 2:8-9); la parola ebraica Eden significa: piacere. Dio pose l’uomo in mezzo all’Eden perché potesse godere di ogni cosa bella che aveva creato per la sua gioia.

Davide scrisse: “Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c'è abbondanza di gioia alla Tua presenza; alla Tua destra vi sono delizie in eterno”  (Salmo 16:11).
L’apostolo Paolo ci rassicura: “Certamente Colui che non ha risparmiato il Suo proprio Figlio, ma Lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con Lui?”  (Romani 8:32). Se per il nostro bene Dio ci ha donato Gesù, ciò che Gli era più prezioso, allora possiamo essere sicuri che Egli ci donerà anche ogni altra cosa di cui abbiamo bisogno per essere felici. 

Tristemente Eva credette alla menzogna di Satana e, ai nostri giorni, gli uomini, per la maggior parte, pensano che Dio non sia interessato al loro bene. Spesso il cristiano è considerato come qualcuno che non si può godere la vita, che cerca di sottrarsi dai piaceri. 
Lo scrittore C.S. Lewis ribalta abilmente questa concezione; in realtà, il vero cristiano può provare una gioia sconosciuta al mondo.
Lewis scrisse: “Siamo creature apatiche, trastullandoci con bevande e sesso ed ambizioni quando una gioia infinita ci è offerta, come un bambino ignorante che vuole continuare a fare torte di fango nella sua baracca perché non riesce di immaginare cosa significhi l’offerta di una vacanza al mare. Siamo soddisfatti troppo facilmente.” (da “The Weight of Glory”)

Dio ci dice: “Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? AscoltateMi attentamente e mangerete ciò che è buono, e l'anima vostra gusterà cibi succulenti”  (Isaia 55:2).

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